Lo scorso 6 maggio, l’imprenditore di discendenza italiana Rubens Ometto, presidente del gruppo Cosan, ha ricevuto il premio Ciccillo Matarazzo per gli italiani nel mondo, istituito quest’anno da Andrea Matarazzo con il sostegno dell’associazione Promo Brasile Italia, presieduta da Giacomo Guarnera.
Il premio sarà annuale e sarà destinato a personalità italiane che si sono distinte nei loro settori all’estero.
La cerimonia di premiazione si è tenuta la sera del 6 maggio presso l’ambasciata del Brasile a Roma, alla presenza dell’Ambasciatore Renato Mosca.
“Il premio è stato istituito quest’anno in occasione dei 150 anni dell’immigrazione italiana in Brasile come segno di riconoscimento dell’eroismo, della determinazione e del coraggio di questi uomini e donne che, lasciando la propria terra e parte della propria storia, hanno contribuito alla costruzione del nostro paese. Ha anche l’obiettivo di mostrare all’Italia la portata del lavoro imprenditoriale, intellettuale e culturale degli immigrati italiani in Brasile”, spiega l’imprenditore ed ex ambasciatore del Brasile in Italia Andrea Matarazzo.
Riguardo al premiato, Andrea Matarazzo riassume, in una frase, i motivi che hanno portato alla scelta di Rubens Ometto: “Dirige uno dei più grandi gruppi imprenditoriali del Brasile ed è il maggior produttore di zucchero e alcol del mondo. È un italiano che vive a San Paolo”. Pronipote di Antonio Ometto, che lasciò Padova nel 1887 e si stabilì nell’entroterra dello stato di San Paolo per lavorare nell’agricoltura, Rubens Ometto è un ingegnere politecnico laureato alla USP e presidente dei consigli di amministrazione di Cosan, Raízen, Compass Gás e Energia, Comgás e Rumo. Entrò nell’azienda di famiglia nel 1981 e, a 38 anni, nel 1988, assunse la presidenza delle due fabbriche di zucchero create da suo nonno. Negli anni, Rubens Ometto ha ampliato e diversificato l’azienda trasformando il gruppo Cosan in uno dei maggiori gruppi economici del paese, che attualmente fattura 50 miliardi di euro all’anno.
Il gruppo produce oggi zucchero e alcol in 25 centrali che coltivano 1,25 milioni di ettari di terra in Brasile. Nel tempo, Ometto ha deciso di investire nel gas naturale, acquistando e ampliando la Comgás, la più grande azienda di gas naturale del Brasile, che distribuisce il 60% del gas canalizzato brasiliano a oltre quattro milioni di utenti. Nel settore della logistica e del trasporto ferroviario, il gruppo opera tramite la Rumo, con una flotta di 1.200 locomotive, 13.500 chilometri di binari e 18 terminal, essendo l’unica azienda privata di trasporto ferroviario in Brasile. Nel settore dell’etanolo e dei lubrificanti, l’azienda ha stabilimenti in Brasile, Stati Uniti ed Europa e distribuisce i suoi prodotti in oltre otto mila stazioni di servizio in Brasile. In un recente investimento, il gruppo Cosan ha acquisito circa il 5% della Vale, la seconda più grande azienda mineraria al mondo.
Trofeo firmato da Maria Bonomi – Il premio è stato realizzato dall’artista Maria Bonomi, italiana e immigrata in Brasile, dove si è distinta come nei campi della scultura, pittura e scenografia, tra gli altri. La scultura del premio firmata da Bonomi ha come tema centrale i 150 anni dell’immigrazione italiana in Brasile. Il trofeo è realizzato in bronzo e acciaio, con vari riferimenti visivi agli aspetti dell’immigrazione italiana in Brasile, come il riferimento alle origini di questi viaggiatori – case, villaggi, città; la semplicità dei cittadini, per lo più provenienti dalle zone rurali; una forma ascendente, che fa riferimento al desiderio di lavorare e prosperare nel nuovo mondo; la vela di una nave, che rappresenta la traversata. Come materiali, Maria Bonomi ha scelto il bronzo che rappresenta il vecchio mondo – l’Italia – che si fonde con l’acciaio, che è il nuovo mondo, dove si stava andando.
Giuria – La giuria che ha scelto il premiato di quest’anno e che continuerà negli anni successivi è composta dall’ambasciatore del Brasile in Italia Renato Mosca; dall’ambasciatore italiano in Brasile Alessandro Cortese; dal console italiano a San Paolo Domenico Fornara; Sergio Comolatti; Sandra Papaiz; Rubens Ricupero; Maria Bonomi; Luisa Strina; José Luiz Farina, presidente della scuola Dante Alighieri; rappresentanti dell’Istituto Italiano di Cultura e dell’associazione Promo Brasile, tra gli altri.